DUE DISTURBI DA NON SOTTOVALUTARE
Quante persone hanno passato le notti a picchiettare sul letto, a fare piccoli rumori, fino ad arrivare a lanciare calci, esausti e innervositi dal rumore del russamento del proprio compagno? Russare è uno stereotipo che si presta all’ironia, ma in molti casi è un problema da non sottovalutare, non solo perché può creare problemi all’interno di una coppia, ma anche perché spesso è il sintomo di un problema più serio per chi ne soffre.
PERCHÉ RUSSIAMO?
Russare non è solo un fastidio che infliggiamo a chi ci dorme accanto, ma è anche un sintomo di un sonno disturbato e, per questo, non va sottovalutato, soprattutto se si pensa alle conseguenze dei disturbi del sonno che possono determinare sonnolenza durante il giorno e seri rischi per la salute. Per questa ragione, è importante affidarsi ad uno specialista; parlarne con il proprio odontoiatra, e con uno studio dentistico specializzato come Dental Bios, può essere un ottimo modo per risolvere questo problema e tornare ad avere la giusta qualità del sonno.
È bene sapere che il russamento può essere presente sia nell’adulto che nel bambino; in quest’ultimo, in genere, è dovuto alla presenza di ipertrofia di tonsille e adenoidi. Negli adulti interessa in particolar modo le persone obese e maggiormente gli uomini rispetto alle donne.
Ma cerchiamo di capire meglio cos’è il russamento e perché si verifica.
Le vie aeree superiori durante il sonno tendono normalmente a rilassarsi e a restringersi leggermente, una condizione fisiologica che, tuttavia, quando si accentua determina un aumento delle resistenze delle prime vie aeree; l’organismo reagisce aumentando la forza con cui si respira e la velocità del respiro e provocando il russamento. Questo fenomento è, appunto, caratterizzato da un’incompleta chiusura delle vie aeree superiori durante il sonno; quando l’aria inspirata trova difficoltà a passare nelle vie aeree superiori (naso e gola), parzialmente chiuse, crea un flusso turbolento che mette in vibrazione i tessuti molli della faringe, palato molle, ugola, pilastri palatini e base della lingua. Dalla vibrazione di queste strutture si genera il rumore russatorio che segnala una difficoltà respiratoria nel sonno che, come abbiamo visto, comporta implicazioni sulla salute e un impatto negativo sulla vita di coppia.
Possiamo effettuare una distinzione tra il russamento innocuo, che si manifesta solo occasionalmente, per esempio dopo l’assunzione di alcool, e che presenta un andamento regolare, una frequenza bassa e che è armonico, e quello patologico, associato non a un evento sporadico, ma a un disturbo respiratorio del sonno presente ogni notte. Il russare può manifestarsi in modo ciclico e variabile o continuo e può presentare un’intensità variabile, da appena percettibile fino ad arrivare a un rumore intenso, costante, quasi “esplosivo”. Il russamento, infatti, può aumentare per fenomeni acuti e transitori, come nel raffreddore comune, infiammazioni delle prime vie aeree (ad esempio faringo-tonsillite), stanchezza, oppure per condizioni croniche.
Si stima che il 30 per cento degli adulti russi abitualmente; questa percentuale aumenta nella popolazione attorno ai 60 anni, fino ad interessare circa il 60 per cento degli uomini ed il 40 per cento delle donne.
COSA FAVORISCE IL RUSSAMENTO E I SUOI RISCHI
Esistono alcune condizioni che favoriscono l’insorgenza del russamento; innanzitutto si deve tenere conto che una persona in sovrappeso avrà maggiori probabilità di russare, l’obesità, infatti, facilita questo fenomeno, soprattutto quando vi è presenza di grasso intorno al collo. In generale, una circonferenza del collo superiore a 43 cm nei maschi, o 40-41 cm nella donna, si associa all’aumento del rischio di russamento persistente. Inoltre, il russamento si verifica in presenza di riniti croniche di varia natura, allergiche, vaso motorie, poiché determinano una riduzione del calibro delle vie nasali (deviazione del setto nasale, ipertrofia dei turbinati) o del rino-faringe (ipertrofia adenoidea), ma è anche causato da flogosi cronica dell’oro-faringe che provocano un aumento del volume delle tonsille o della laringe e dalla presenza di un palato molle e/o di un’ugola molto allungata. Il russare è anche provocato dall’assunzione di farmaci sedativi e di alcuni tipi di anti-depressivi, ma anche di bevande alcoliche durante le ore serali, l’alcool, infatti, accentua il rilassamento delle prime vie aeree, e dal fumo, poiché determina l’infiammazione delle vie aeree superiori.
Il russamento non è associato con problemi particolari per la salute, tuttavia tende a peggiorare nel corso del tempo se non viene specificatamente trattato o non vengono rimosse o controllate le cause che ne hanno favorito l’insorgenza. Influenza negativamente la qualità del sonno e la salute del partner di letto, inoltre, sebbene i soggetti russatori “semplici” riferiscano un sonno tranquillo e ristoratore, è bene sapere che il russamento cronico può comportare un aumento della pressione arteriosa e un aumento della cefalea diurna o una riduzione della performance diurna.
Mentre il russamento leggero o primario non ha conseguenze sulla salute, non è così per quanto riguarda la roncopatia, ovvero il russamento patologico: bisogna tenere sempre presente che il russamento può essere un campanello di allarme per l’apnea ostruttiva del sonno, problematica molto più complessa e rischiosa per la salute.
COS’È L'APNEA NOTTURNA
La roncopatia spesso precorre l’OSAS, acronimo inglese di Obstructive Sleep Apnea Syndrome, ovvero Sindrome di Apnea Ostruttiva nel Sonno; si tratta di un disturbo respiratorio del sonno caratterizzato da episodi ripetuti di completa (apnea) o parziale (ipopnea) ostruzione delle vie aeree superiori, con riduzioni fasiche dei valori della saturazione d’ossigeno arteriosa e possibile aumento dell’anidride carbonica ematica. Le apnee notturne, infatti, si verificano quando le vie aeree superiori collassano durante il sonno ostruendo parzialmente o totalmente il passaggio dell’aria e interrompendo il respiro, che riprende solo dopo un micro-risveglio.
L’OSAS può essere di origine centrale, quando è causata da un’interruzione della stimolazione nervosa dei muscoli respiratori o di origine periferica, se dovuta a un’ostruzione di tipo meccanico causata da modifiche dei muscoli durante il sonno.
La sindrome da apnee ostruttive del sonno colpisce moltissime persone, soprattutto uomini tra i 30 e i 60 anni, in paricolar modo quando presentano problemi di sovrappeso, obesità, deviazione del setto, ipertrofia adenotonsillare, micro-retrognazia, ipotonia dei muscoli orofaringei, caduta posteriore della lingua; fumo e alcool sono altri due fattori che favoriscono l’insorgenza di tale sindrome.
I bambini, di entrambi i sessi, tra i 2 e i 5 anni di età, sono un’altra categoria che può soffrire di apnee notturne; la causa è da ricercarsi in un eccessivo ingrossamento delle adenoidi o delle tonsille che provoca una respirazione prevalentemente orale durante il sonno.
Nei bambini l’OSAS può causare iperattività, disturbi comportamentali e difficoltà di apprendimento, mal di testa, sovrappeso, scarso accrescimento. Il russamento è sicuramento un campanello d’allarme ma tra i sintomi possiamo trovare anche le disfunzioni della postura linguale, quindi della fonazione e dell’apprendimento, la malocclusione e la respirazione orale; ad ogni modo, il primo indicatore di apnea notturna è il livello di sonnolenza diurna.
Tra i sintomi notturni che caratterizzano l’OSAS negli adulti troviamo il russamento abituale, pause respiratorie nel sonno (solitamente riferite dal partner), risvegli con sensazione di soffocamento, sonno notturno agitato con sudorazione eccessiva e bocca secca al risveglio. In genere non ci si rende conto di avere problemi di respirazione poiché non si ha memoria delle proprie crisi di apnea notturna, infatti, il cervello non registra i micro-risvegli che si verificano al termine delle crisi apnoiche e spesso sono i familiari o il partner a segnalare il problema. Altri sintomi sono cefalea mattutina, irritabilità, la sensazione di un sonno non ristoratore, deficit cognitivi (in particolare disturbi di memoria, concentrazione ed attenzione), estrema affaticabilità, impotenza sessuale e sonnolenza diurna. Quest’ultimo sintomo compromette la qualità della vita di una persona e, soprattutto, aumenta drasticamente il rischio di incorrere in incidenti della strada dovuti ai cosiddetti “colpi di sonno”.
Le persone sono spesso inconsapevoli della patologia di cui soffrono e soprattutto dei rischi che comporta per la salute, infatti, mentre il russamento semplice, a parte il disturbo del partner di sonno, non implica seri problemi per la salute, l’OSAS, soprattutto nelle forme medie e gravi, oltre a compromettere la salute generale aumenta notevolmente il rischio di malattia cardiovascolare, rischio neurologico, ipertensione, ictus cerebrale, patologie respiratorie, aritmia cardiaca, sindrome metabolica e, inoltre, può indurre reflusso gastroesofageo. Tutti questi fattori influiscono gravemente sulla qualità della vita del paziente, dunque, è fondamentale rivolgersi allo specialista per curare tale sindrome ed è importante sapere che, nell’ambito della Medicina del Sonno, il russamento e l’OSAS sono patologie che, per quanto riguarda la diagnosi e il trattamento, interessano l’odontoiatria, quindi, parlarne con il proprio odontoiatra, naturalmente se specializzato in Medicina del Sonno, come nell’ambulatorio odontoiatrico Dental Bios, può essere sicuramente un ottimo modo per risolvere questo problema.
DENTAL BIOS: UN AMBULATORIO ODONTOIATRICO SPECIALIZZATO IN DISTURBI DEL SONNO
Se russi, sospetti di soffrire di apnee notturne e hai un alto livello di sonnolenza durante il giorno, rivolgiti il prima possibile al tuo odontoiatria, ma perché andare dal dentista per un disturbo del sonno?
Molto spesso ci si dimentica che questo tipo di disturbo è legato direttamente alla bocca e alla sua conformazione; una delle cause della roncopatia e delle apnee notturne è, infatti, la retrusione manibolare, ovvero un malposizionamento della mandibola che, scivolando all’indietro, stringe le vie respiratorie proprio all’altezza della faringe.
Il dentista è in grado di evidenziare segni e sintomi in adulti e bambini di una sospetta OSAS in maniera tempestiva; la diagnosi viene effettuata in collaborazione con specialisti in otorinolaringoiatria, pneumologi, neurologi, cardiologi, logopedista.
L’esame principale per la diagnosi iniziale è la polisonnografia; questo esame diagnostico indica se il paziente presenta questa sindrome, è facile e non invasivo, si tratta, infatti, di registrare, con un apparecchio, le fasi del sonno così da comprendere se ci sono apnee notturne e la quantità.
I parametri monitorati sono: le onde cerebrali che descrivono l’attività del cervello, i movimenti oculari, la respirazione, il battito cardiaco, i livelli d’ossigeno nel sangue e i movimenti degli arti.
Molto utile è l’indice AHI (Apnea-Hypopnea Index) che si evince dalla polisonnografia, definisce il numero degli episodi di apnea o ipoapnea per ogni ora di sonno e classifica i vari livelli di OSAS:
– lieve con un AHI compreso tra 5 e 15
– moderata tra 16 e 30
– severa se superiore a 30
Tuttavia, l’indice degli eventi respiratori da solo non determina il quadro clinico dell’OSAS, in quanto bisogna considerare anche i livelli di ipossiemia notturna raggiunti e le complicanze e/o i fattori di rischio associati.
Per quanto riguarda i bambini, il dentista ortodontista può curare molto efficacemente l’OSAS con il trattamento ortodontico in collaborazione con la logopedista, arrivando, in alcuni casi, a correggere il palato stretto e quindi allargando le vie aeree superiori, prevenendo anche l’intervento chirurgico di adenoidi e tonsille, dal momento che l’ortodonzia ha effetto positivo sulla respirazione.
Ci sono diversi approcci terapeutici all’OSAS quali:
– Terapia medica: dimagrimento, igiene del sonno, e decongestionanti e lubrificanti delle vie aeree
– Somministrazione notturna di aria a pressione positiva CPAP
– Terapia chirurgica dei tessuti orofaringei
L’odontoiatra, una volta diagnosticato questo tipo di problema, provvede, particolarmente nei livelli di OSAS lieve e moderata, all’applicazione di un Oral Appliance, procedendo in questo modo:
esegue una radiografia panoramica dentaria, una teleradiografia del cranio, delle impronte della bocca e la realizzazione di un morso di costruzione in posizione di avanzamento mandibolare, in questo modo potrà curare il problema delle apnee notturne tramite l’applicazione del MAD (Mandibular Advancement Device), ovvero il dispositivo notturno di avanzamento mandibolare. Questo dispositivo mantiene la pervietà delle vie aeree posteriori alla lingua, spostando in avanti e/o mantenendo chiusa la mandibola e aumentando la dimensione verticale occlusale, quindi, in questo modo, invita la lingua e i tessuti molli a posizionarsi in modo da non collassare e da permettere un agevole passaggio dell’aria. Inoltre, poiché i pazienti con OSAS tendono a dormire con la bocca aperta, evita che la lingua scivoli indietro, ostruendo la respirazione.
Il MAD, quindi, stabilizza la mandibola nella posizione corretta, mantenendo la possibilità di far fluire l’aria regolarmente attraverso le vie respiratorie e impedendo alla lingua di ostruire la faringe; il sollievo dal disturbo è immediato poiché le vie aeree posteriori alla lingua, prima compromesse, permettono nuovamente un’ossigenazione adeguata dei tessuti. Inoltre, il dispositivo intra orale mantiene l’apertura ottimale della bocca durante la notte, eliminando il problema della secchezza nel tratto orofaringeo.
La tipologia degli apparecchi disponibili si è evoluta nel tempo e, attualmente, i nuovi dispositivi sono studiati per essere confortevoli e adattarsi alla perfezione alla struttura orale del paziente, permettendo di risolvere efficacemente il problema delle apnee notturne.
Il MAD, inoltre, può anche prevenire il trattamento chirurgico delle OSAS che viene suggerito nei casi più gravi che devono essere, invece, trattati dallo pneumologo, mediante apparecchi di ventilazione notturna, o dal chirurgo maxillofacciale e dall’otorinolaringoiatra tramite interventi chirurgici specifici.
Questi strumenti di avanzamento mandibolare risultano, quindi, fortemente consigliati, in particolare per coloro che soffrono di apnee notturne, ma sono ovviamente efficaci anche per eliminare il semplice russamento; affidarsi a un ambulatorio odontoiatrico quale Dental Bios, specializzato in questo tipo di patologie, è sicuramente un modo per regalarsi una migliore qualità del sonno, ma anche per migliorare notevolmente la qualità della propria vita.